Il mondo della ricerca pugliese protagonista di una nuova, stimolante, sfida: come applicare le innovazioni dell’ingegneria informatica in campo militare a temi sociali come i cambi climatici, la sicurezza o i trasporti. Protagonisti, una sessantina di futuri ricercatori italiani (tra cui 12 pugliesi) ed esteri. Scenario, la Puglia, che per la prima volta, grazie all’Università di Bari, dal 20 settembre al 2 ottobreSelva di Fasano (Hotel Sierra Silvana) la prestigiosa Scuola di Dottorato del GII - Gruppo Ingegneria Informatica, evento itinerante che da quindici anni propone negli Atenei italiani full immersion su temi di frontiera. ospiterà alla
In questo caso dunque, i cosiddetti “Ultra Large Scale System”: partoriti per la guerra moderna (si pensi alle tecnologie e ai sistemi informatici incrociati per riconoscere obiettivi civili), sono complessi sistemi informatici che, integrando quelli di diverse istituzioni, raggiungono ultra-dimensioni in termini di dati, funzioni, infrastrutture e utenti. L’obiettivo è sfruttarli per porre in rete e rendere navigabili dai cittadini i servizi dei sistemi informatici di banche, ospedali, enti pubblici eccetera.
Si terrà, domani, sabato 18 settembre, alle ore 10,30, l’incontro dell’Accademia Superiore Europea di Formazione per la Tutela dell’Ambiente, la Sicurezza e la Protezione Civile “Karol Wojtyla”. Per tale circostanza sarà presentato il progetto di formazione e aggiornamento su “Trasporto, conservazione e stoccaggio di merci e sostanze pericolose”. Il corso, che avrà inizio entro la prima decade di novembre 2010, si rivolge prevalentemente a operatori e volontari della sicurezza e della mobilità che svolgono la loro attività in Enti pubblici e privati, in aziende ed associazioni di protezione civile e ambientaliste. Il Progetto si avvale del Patrocinio del Ministero dell’Interno - Prefettura di Bari, dell’A.R.P.A. Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale, del Comune di Giovinazzo e della collaborazione dell’Associazione Nazionale delle Polizie Municipali, dell’I.P.A. International Police Association e di Legambiente.
CELENZA VALFORTORE – Sabato 18 e domenica 19 settembre, gli otto comuni dei Monti Dauni protagonisti del Piano Integrato di Sviluppo Territoriale “Parco della Salute” ospitano il primo convegno annuale delle “Città socialmente responsabili”. Sabato 18 settembre, alle ore 10, i due giorni di convegno saranno aperti a Pietramontecorvino, nel Palazzo Ducale, dalla discussione su “Il Mezzogiorno tra presente e futuro in Italia e in Europa”: sarà Lino Patruno, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno, a presentare il vicepresidente del Parlamento Europeo Gianni Pittella e il suo libro “Domani a Mezzogiorno”. Seguiranno gli interventi di Saverio Lamarucciola (sindaco di Pietramontecorvino), del presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e del presidente Svimez Adriano Giannola. Ospite d’onore della giornata il consigliere dell’Ambasciata di Costa Rica, Olger Adonai Arias Sànchez. Domenica 19 settembre, nel Monastero di San Nicola a Celenza Valfortore, la seconda giornata del convegno sarà incentrata sul tema “La costruzione di un territorio responsabile”.
Torna Start up, il bando che permette di cambiare vita ai giovani, alle donne, ai disoccupati, ai lavoratori in procinto di perdere il posto, ai cassaintegrati, ai ragazzi di “Bollenti Spiriti”, a tutti quegli individui confinati nel limbo dell’instabilità o dell’indecisione, che hanno la volontà di reagire mettendosi in proprio con una piccola impresa. L’Avviso, che mette a disposizione 43milioni in tutto (16 per la prima fase, 27 per questa), sarà riaperto il 30 ottobre con alcune differenze rispetto al primo ciclo chiuso a luglio. Chi fa domanda per un’impresa artigiana avrà la possibilità di ricevere l’incentivo anche se succede all’azienda paterna o di un parente entro il secondo grado (padre, nonno, fratello). Una novità, questa, di notevole impatto perché permette di perpetuare la tradizione del passaggio dell’attività dai genitori ai figli, incentivando allo stesso tempo il rinnovo degli ambienti o delle attrezzature, l’incremento del personale, le spese di gestione.
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Telerama, da grancassa amplificata dei ceti di potere al tentativo di divenire “soggetto politico”. Proprio ora che la Puglia comincia a pensarsi sistema.Un sogno malato, è questo il sogno della “Regione Salento” imposto più che proposto al dibattito pubblico dalla tv salentina Telerama. Al direttore della piccola ammiraglia dell’etere leccese, si unisce un parterre di imprenditori, neuropsichiatri, costituzionalisti, anche giornalisti. Questi promoters vogliono esser presi sul serio, affermano che il loro sogno di autonomia dalla Regione Puglia è realizzabile e che il mitico Grande Salento onnicomprensivo delle tre province Lecce-Brindisi-Taranto (guarda caso il comprensorio del collegio elettorale nel vecchio sistema politico che ha espresso i potentati locali all’epoca della Prima Repubblica) può assurgere a undicesima Regione italiana.
Al via la valutazione di 2.231 progetti di giovani pugliesi che hanno partecipato al nuovo bando regionale di Principi Attivi. Conclusa la prima fase relativa all'accertamento dei requisiti formali dei concorrenti, la commissione composta da 12 esperti indicati dall'ARTI comincerà ad analizzare nel merito le proposte pervenute dalle sei province.
A Principi Attivi 2010 hanno preso parte 5.721 giovani pugliesi, 3.005 ragazze e 2.668 ragazzi tra i 18 e i 32 anni, con un incremento del 36,5% rispetto all'edizione 2008: sono infatti oltre millecinquecento i partecipanti in più.
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