La pizzica salentina come il blues del Mississippi. Parola del Wall Street Journal, che in occasione della ‘Notte della Taranta´, il festival della pizzica che anima da ieri il Salento fino al 28 agosto, quest´anno affidato alla sapienza concertistica del compositore Ludovico Einaudi, dedica quasi due pagine alla danza popolare pugliese, paragonandola per le sue radici popolari e rurali e per le sue origini avvolte dal mito alla musica nata nel sud degli Usa nelle comunità di schiavi africani. «Come il blues del delta del Mississippi questa forma musicale, nata sotto il sole crudele di questo lembo estremo nel sud est dell´Italia, ha avuto origine nei campi», scrive il quotidiano finanziario a proposito della pizzica salentina, descrivendola come «una valvola di sfogo musicale, carica e ferocemente ottimistica, dalle inevitabili fatiche di una vita di duro lavoro, sotto un rigido sistema sociale».

Leggi tutto: Wall Street Journal promuove la Puglia e la sua pizzica. "È come il blues"
«L'Obama bianco contro Berlusconi»: è questo, fra il serio e il faceto, il titolo che Haaretz, prestigioso quotidiano progressista israeliano, ha dedicato ieri al governatore della Puglia, Nichi Vendola, presentandolo in una lunga intervista-ritratto come un personaggio politico in ascesa e come «la speranza della sinistra in Italia». Haaretz, distribuito anche in una edizione in lingua inglese, ha dedicato al leader politico pugliese un ampio ritratto definendolo «cattolico, comunista e omosessuale». Il giornale ha anche raccolto l’opinione del direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Carlo Bollino. Vendola ha parlato dellla situazione interna e di quella internazionale, non senza sottolineare le sue critiche a Israele né il rischio – dal punto di vista israeliano – che una sua ipotetica ascesa al rango di leader nazionale sia destinata a «cambiare molte cose nella politica futura dell’Italia: incluso il caldo atteggiamento» tenuto finora da Silvio Berlusconi verso lo Stato ebraico.
Antonioforte.com (del dott. Antonio Forte) offre servizi alle imprese su Qualità, Ambiente, Sicurezza e Formazione. Si parla quindi di certificazioni Qualità ISO 9001:2008, Qualità Ambientale ISO 14001:2004, Sicurezza sul lavoro e Responsabilità Sociale OHSAS 18001:2007 - SA 8000:2008, Qualità Alimentare ISO 22001, Qualità Sanitaria ISO 13485.
Inoltre antonioforte.com offre servizi relativi alla formazione aziendale, a partire da quella obbligatoria sulla sicurezza (RLS, Antincendio, Primo Soccorso, Preposti, Ponteggi, Lavori in quota, Maschere Facciali, RSPP, Sicurezza Alimentare, Alimentaristi, HACCP, etc....) sino ad arrivare all' attività formativa volontaria (Formazione sulla ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001, Marketing, Informatica, Gestione aziendale, Lingua inglese - tedesco - francese - russo, etc...).
E' importante sottolineare che è possibile per le imprese ottenere contributi da Fondimpresa per finanziare al 100% i costi per la formazione. L'azienda riceverà comunque attestati validi a tutti i fini di legge senza pagare 1 euro. Vuoi saperne di più? Chiedi informazioni e manda una mail a
BRINDISI — È un impianto fotovoltaico da 71,64 megawatt quello che Green Power, società del gruppo Enel che gestisce gli impianti per le energie rinnovabili, intende realizzare a Brindisi nei terreni vicino alla centrale termoelettrica Federico II. La società ha già presentato alla Provincia di Brindisi la richiesta per ottenere la Valutazione d’impatto ambientale (Via), necessaria all’inizio dei lavori dell’impianto fotovoltaico più grande d’Italia: oggi il primato spetta a quello di Montalto di Castro (in provincia di Viterbo) ed è pari a 28 megawatt. Ad essere sfruttati per l’installazione dei pannelli solari saranno i terreni di proprietà di Enel lungo il nastro trasportatore della centrale, quelli che delimitano il perimetro esterno ma anche i tetti delle serre da realizzare su quelli di proprietà degli agricoltori, limitrofi alla Federico II.
Leggi tutto: Cerano, un mega impianto fotovoltaico vicino alla centrale a carbone Federico II
Bijelo Polje (Montenegro). L'Italia perde in Montenegro 62-71. Peccato. L'Italia cede negli ultimi due minuti quando non riesce più ad opporre alla furia di Nikola Pecovic che con 28 punti segna la gara. L'Italia, in parità fino a 3 minuti dalla fine (57-57) fatica in attacco e non trova più la strada del canestro agilmente e perde fiducia. Fino a quel momento, questa in Montenegro, per continuità mentale, è stata probabilmente la gara migliore degli azzurri giocata finora. Una gara dove oltre Bargnani e Belinelli, tutti gli azzurri sono stati protagonisti: "Oggi abbiamo fatto noi la partita. Abbiamo giocato con ritmo, continuità, attaccando tutte le alchimie che ci ha proposto Dusko Vujosevic - conferma Simone Pianigiani, coach azzurro - Ci siamo disuniti in difesa, ma eravamo sfiduciati per i tiri aperti finali che sono andati male. Secondo me è la migliore partita fatta finora. Se avessimo giocato così tutte le altre partite, forse questa sarebbe stata la prima persa. Siamo arrabbiati, ma come allenatore non posso non notare che questa gara ha segnato comunque una crescita. Insomma, stiamo tornando".
Leggi tutto: Qualificazioni Eurobasket 2011: Montenegro-Italia 71-62