 Dal 18 al 28 febbraio approda a Bari un progetto senza precedenti: la  Primavera dei diritti. Una maratona culturale promossa dalla Regione  Puglia e dall'Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con il  Teatro Pubblico Pugliese. Una grande rassegna  internazionale che si svilupperà attraverso concerti, spettacoli  teatrali e di danza, performance, lezioni sui diritti, meeting, video,  percorsi gastronomici, mostre e tanto altro. Obiettivo del progetto è raccontare attraverso i molteplici linguaggi  dell'arte e della cultura lo stato dei diritti civili nel nostro paese e  nel mondo. Diritti oscurati, diritti negati, diritti che non hanno nome  e diritti che calpestano altri diritti, lotte vinte, lotte soffocate e  lotte perse. La Primavera dei diritti cercherà di essere l'occasione  giusta per discutere di questo, per sperimentare l'apertura e  l'accoglienza, riflettere sulle differenze e sul loro significato,  affermare il concetto del rispetto, il principio di eguaglianza e  diversità.
Dal 18 al 28 febbraio approda a Bari un progetto senza precedenti: la  Primavera dei diritti. Una maratona culturale promossa dalla Regione  Puglia e dall'Assessorato al Mediterraneo in collaborazione con il  Teatro Pubblico Pugliese. Una grande rassegna  internazionale che si svilupperà attraverso concerti, spettacoli  teatrali e di danza, performance, lezioni sui diritti, meeting, video,  percorsi gastronomici, mostre e tanto altro. Obiettivo del progetto è raccontare attraverso i molteplici linguaggi  dell'arte e della cultura lo stato dei diritti civili nel nostro paese e  nel mondo. Diritti oscurati, diritti negati, diritti che non hanno nome  e diritti che calpestano altri diritti, lotte vinte, lotte soffocate e  lotte perse. La Primavera dei diritti cercherà di essere l'occasione  giusta per discutere di questo, per sperimentare l'apertura e  l'accoglienza, riflettere sulle differenze e sul loro significato,  affermare il concetto del rispetto, il principio di eguaglianza e  diversità. 
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 L’abusivismo? Non si ferma davanti a niente, neanche  difronte ad un’area protetta come il Parco Nazionale del Gargano,  inserito dal New York Times tra le trentuno zone più bella del mondo.  Gli agenti del Comando stazione forestale di Peschici hanno posto i  sigilli ad uno stabilimento balneare in agro di Peschici, località  “Gusmayn”.Il cantiere posto sotto sequestro ha già prodotto  uno scempio ambientale: una piattaforma in cemento armato sulla quale  sorgono corpi di fabbrica in legno, in parte già costruiti per un totale  di 2700 mq.
L’abusivismo? Non si ferma davanti a niente, neanche  difronte ad un’area protetta come il Parco Nazionale del Gargano,  inserito dal New York Times tra le trentuno zone più bella del mondo.  Gli agenti del Comando stazione forestale di Peschici hanno posto i  sigilli ad uno stabilimento balneare in agro di Peschici, località  “Gusmayn”.Il cantiere posto sotto sequestro ha già prodotto  uno scempio ambientale: una piattaforma in cemento armato sulla quale  sorgono corpi di fabbrica in legno, in parte già costruiti per un totale  di 2700 mq.
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 Scompaiono le comunità montane con l'ultima legge della VIII Legislatura. Attorno a questa decisione ruota il ddl sulle norme in materia di lavori pubblici nel quale hanno trovato spazio anche altri provvedimenti, come il riconoscimento per via legislativa alla tipologia di ospitalità turistica più recente, gli alberghi diffusi, mentre le disposizioni in materia di demanio regionale sono state attenuate negli effetti a seguito degli accordi intercorsi nel primo pomeriggio, nel corso della conferenza dei capigruppo. Con la soppressione delle comunità montane cessano anche le funzioni dei componenti dalle rispettive cariche, fatta eccezione per i presidenti i quali continuano la gestione solo per l’ordinaria amministrazione. Spetterà ad un Commissario nominato dalla giunta entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, provvedere all’attività di liquidazione, mentre il personale dipendente potrà avanzare istanza di mobilità presso gli altri enti regionali, Regione Puglia compresa.
Scompaiono le comunità montane con l'ultima legge della VIII Legislatura. Attorno a questa decisione ruota il ddl sulle norme in materia di lavori pubblici nel quale hanno trovato spazio anche altri provvedimenti, come il riconoscimento per via legislativa alla tipologia di ospitalità turistica più recente, gli alberghi diffusi, mentre le disposizioni in materia di demanio regionale sono state attenuate negli effetti a seguito degli accordi intercorsi nel primo pomeriggio, nel corso della conferenza dei capigruppo. Con la soppressione delle comunità montane cessano anche le funzioni dei componenti dalle rispettive cariche, fatta eccezione per i presidenti i quali continuano la gestione solo per l’ordinaria amministrazione. Spetterà ad un Commissario nominato dalla giunta entro 20 giorni dalla data di entrata in vigore della legge, provvedere all’attività di liquidazione, mentre il personale dipendente potrà avanzare istanza di mobilità presso gli altri enti regionali, Regione Puglia compresa.
Leggi tutto: Finalmente eliminata la comunità montana (pianeggiante) della Murgia Tarantina
 Nell`Ultima seduta del Consiglio Regionale, con  delibera n. 352 del 10 febbraio, la giunta ha approvato l`adesione alla  nuova Fondazione Carnevale di Putignano in qualità di socio fondatore.  Inoltre, nella stessa seduta la Regione ha stabilito una quota di  partecipazione annuale pari a 50mila che servirà, di anno in anno, a  consolidare il patrimonio del nuovo ente che gestirà il Carnevale di  Putignano. "E` un successo conseguito - ha dichiarato il sindaco Avv. Gianvincenzo  Angelini De Miccolis -  dall`Amministrazione Comunale nel suo complesso.  Abbiamo avviato le prerogative per l`autonomia dell`ente che è la base  fondamentale anche per aprire ai privati. Abbiamo scommesso  nell`approvazione del nuovo statuto e fino a questo momento stiamo  raccogliendo quello che abbiamo seminato. 
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BARI — Si allunga la metropolitana del San Paolo che ogni giorno  viene utilizzata da mille passeggeri. Ieri la giunta comunale ha  approvato il progetto definitivo del primo prolungamento, dalla fermata  Ospedale alla stazione Cecilia, alle porte di Modugno. Un intervento che  consentirà a migliaia di baresi residenti alle porte di Modugno di  raggiungere con la metro il centro città in pochissimi minuti. L’opera  costerà 25 milioni e 431mila euro. Il Comune la finanzia per 14 milioni e  393mila euro, che riceve dallo Stato grazie alla sua condizione di  città metropolitana, la Regione per gli altri 11 milioni. I lavori  verranno appaltati in aprile dalla Ferrotramviaria, soggetto attuatore.  Il cantiere si articolerà in diverse azioni: opere civili e tecnologiche  della nuova tratta, fornitura e posa in opera di un sistema per il  comando e il controllo del traffico centralizzato da collocare nella  stazione di Fesca San Girolamo, in grado di telecomandare gli impianti  di stazione e di governare la circolazione dei treni.
Leggi tutto: Semaforo verde, il metrò raddoppia. La giunta comunale dà il via libera