Siglato oggi nella sede dell’Assessorato alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia, alla presenza dell’Assessore Dario Stefàno, il nuovo accordo tra produttori e trasformatori del Tavolo Latte per la commercializzazione e promozione del latte pugliese in quota per la campagna 2011. Un accordo volontario sottoscritto tra le associazioni regionali di Categoria, CNA, CONFINDUSTRIA, CONFARTIGIANTO - in rappresentanza delle imprese di trasformazione - e le Organizzazioni Professionali Agricole COLDIRETTI, C.I.A, COPAGRI e ARA, in rappresentanza degli allevatori titolari di quota latte, che assicura un rapporto commerciale equilibrato tra produttori e acquirenti e conferma i nuovi strumenti di regolazione del mercato introdotti già con il precedente accordo. Nuovi strumenti che garantiscono un livello minimo del prezzo del latte crudo alla stalla e incentivano anche economicamente la qualità del prodotto.
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Non è passato tanto tempo da quando sul mercato criminale delle droghe sono iniziate a circolare alcune sostanze stupefacenti, denominate come “droga dello stupro”, che annoverano tra le proprie “qualità” quelle di essere totalmente solubili nei liquidi e peraltro insapori ed inodori se sciolte in una qualsiasi bevanda. La categoria ampia di quelle che comunemente in gergo vengono definite con il nome di “droga della stupro” comprende un’ampia gamma di sostanze psicotrope, che sono caratterizzate dai requisiti poc’anzi indicati e che sono in grado di agire sul sistema nervoso centrale come sedativi creando alle persone che la assumono amnesia, disinibizione e perdita di controllo.
Il termine è stato coniato proprio perché si è venuto a scoprire in conseguenza di una serie di denunce che provengono da ogni parte del globo e che si sono lette sulle cronache italiane già da qualche anno, che queste droghe vengono somministrate alle donne a loro totale insaputa da parte di malintenzionati che intendono approfittare di loro e che spesso sono riusciti nel proprio intento.
Tra i prodotti chimici più adoperati dai farabutti di mezzo mondo per questo tipo di aggressione sono la ketamina ed il gamma idrossibutirrato, meglio noto come GHB.
Proprio per le loro “doti” che potremmo definire di “invisibilità” tali sostanze sono difficilissime da scovare e quindi da debellare ed in quanto tale costituiscono uno dei più temibili pericoli nella platea dei più giovani, divenendo quindi delle vere e propria piaghe del nuovo millennio
Ma a questi mali, con l’impegno della scienza, a volte si può porre rimedio. È di qualche giorno, infatti, la notizia che un equipe di scienziati dell’Università di Tel Aviv avrebbe inventato un sensore in grado di riconoscere diverse di queste sostanze chimiche.
Il due ricercatori, Fernando Patolsky e Michael Ioffe, sono riusciti a realizzare ed in seguito a brevettare una specie di bacchetta assai simile a quella per mescolare il caffè, che può essere immersa in qualsiasi bevanda al fine di analizzare in tempo reale le sostanze in essa contenute. L’apparecchio che contiene un sensore al proprio interno, assorbe una goccia del liquido per effettuare una analisi colorimetrica. I composti chimici presenti al proprio interno a loro volta reagiscono alla presenza di una determinata sostanza, in questo caso una delle droghe incriminate, formando un composto colorato, così come accade alle cartine tornasole utilizzate per la presenza dell’acetone nelle urine dei bambini
Da qui il passo alla commercializzazione a livello mondiale non sembra così lungo. Tant’è che il loro lavoro si sta concentrando sulla miniaturizzazione del congegno – bacchetta, che dovrà essere utilizzata come una normale barretta di plastica per girare il caffè.
Giovanni D’Agata, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori e fondatore dello “Sportello dei Diritti” auspica che il percorso avviato dagli scienziati israeliani sia più rapido possibile, affinché possa essere immesso sul mercato un utile strumento, soprattutto per le donne, al fine di scovare tali tentativi di vera e propria violenza e quindi smascherare i colpevoli che provano a realizzare questi soprusi.
In attesa che la scienza faccia il suo corso, non ci resta che rivolgere un semplice consiglio, quasi paterno, alle esponenti del gentil sesso, ma anche a tutti i giovani, di stare sempre in guardia rispetto alle proprie frequentazioni, specie quelle occasionali, perché ciò vuol dire stare attenti anche alla propria salute.
6 Agosto 2011 - Sagre, sapori tipici, reading, cultura e musica dei più svariati generi (folk, rock, jazz, metal...) sono gli ingredienti di questo weekend che siamo sicuri, darà filo da torcere a chi dovrà poi decidere come trascorrere queste spensierate serate vacanziere! Una serata improntata sulla cultura quella di Alliste (LE), piccolo paesino del Salento. Questa sera si terrà infatti il "Premio Kallistos" con percorsi enogastronomici nel centro storico fin dal primo pomeriggio mentre nella serata ci sarà il concerto degli Acustic Trio. A dar brio alla serata saranno poi i comici Marco Cristi e Dario Vergassola.
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CELENZA VALFORTORE – Più di 250 figuranti in abiti d’epoca per scoprire costumi, mestieri, luoghi d’incontro e modi di vivere del 1861, anno dell’Unità d’Italia: “Vivi il Borgo”, alla sua terza edizione, si svolgerà il 13 agosto e sarà l’evento più atteso dell’Agosto Celenzano. Oltre alla grande rievocazione in costume del sabato antecedente il Ferragosto, il programma prevede altri importanti appuntamenti, dai concerti del Festival d’Arte Apuliae alla Festa dell’Emigrante, con le sagre del gusto e molte altre iniziative.
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Nel 2005 Taranto era una città agonizzante, con una classe dirigente impresentabile, con apparati burocratici spesso corrotti e incompetenti, con sistemi di potere diffusamente infiltrati dalla malavita. Il Comune, la Asl, lo Iacp (Istituto autonomo case popolari) erano autentici “buchi neri” e non solo dei rispettivi bilanci. Il più inquinato capoluogo del Sud era passato dalle gesta populiste di Giancarlo Cito alla finta modernità aziendale di Rossana Di Bello. Un disastro che porta Taranto al record del più importante dissesto finanziario dell’intera storia italiana. Sullo sfondo di queste miserie altre miserie, la povertà esplosiva di periferie in totale abbandono, l’ingorgo di ciminiere industriali mai monitorate e, per aria e nel mare, tonnellate di inquinanti di ogni tipo. Ecco Taranto.
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