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MOROS, IL SALICE SALENTINO CONQUISTA GLI USA

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By redazionesalento
redazionesalento
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
22 Settembre 2016
Visite: 3081
  • LIPOF

90itaStraordinario debutto per Moros, il Salice Salentino DOP Riserva prodotto da Claudio Quarta Vignaiolo nella sua piccolissima cantina nel cuore del Salento, a Guagnano, che con la sua prima annata riceve i prestigiosi 90 punti da Wine Spectator e Robert Parker.

Moros, nasce nella omonima cantina, situata nelle Terre del Negroamaro, la zona della DOP Salice Salentino,  a Guagnano, in provincia di Lecce, probabilmente l’unica “One Garage Wine” pugliese, sicuramente tra le pochissime realtà in Italia dedicate alla produzione esclusiva di un solo vino, peraltro in piccolissime quantità (sei mila bottiglie ad anno).

Affacciatosi sul mercato internazionale appena un anno fa, il Salice Salentino Riserva conquista quindi le grandi penne americane e il palato dei più grandi giudici internazionali del vino: Robert Parker sul suo The Wine Advocate e Wine Spectator hanno infatti assegnato entrambi un prestigioso 90/100 alla prima annata del Moros, la pregiata vendemmia 2012, ormai etichetta da collezione.

Soddisfazione e tanta emozione in casa Quarta: “E’ un primo importantissimo obiettivo  raggiunto – commenta Claudio Quarta – che ci motiva ad essere ancora più determinati e innamorati della nostra sfida: ottenere un cru d’eccellenza da viti che hanno più di trent’anni, isolare l’intero processo produttivo per mantenere l’essenza autentica di un vino cha ha scritto la storia di questo territorio, il Salento,  e quindi dedicare solo ed esclusivamente ad esso la nostra piccolissima cantina Moros. Dove applichiamo un concetto unico: “Un Vigneto, una Cantina, un Vino”. È un sogno che si avvera”.

Un sogno che gli dedica proprio l’America, il Paese d’adozione di Claudio Quarta, quando da ricercatore genetista e imprenditore bio-farmaceutico firmò un’operazione rimasta negli annali della Finanza internazionale, quotando prima sul mercato italiano e poi al Nasdaq di New York la società farmaceutica a cui aveva dato vita per salvare il Centro di Ricerche di Gerenzano, destinato a essere chiuso nonostante fosse noto in tutto il mondo per l’eccellenza della sua Ricerca. L’America che lo aveva allora fagocitato, dunque, dove è nato il suo progetto di vignaiolo italiano del Sud, oggi si innamora di lui e del suo vino.

Moros  nasce nel Salento, da alberelli di Negroamaro e pochissimi ceppi di Malvasia nera, come da antica tradizione salentina, in un vecchio vigneto di 1 ettaro e 3 salvato dall’abbandono. La vendemmia è rigorosamente manuale e la resa è bassissima, poiché l’obiettivo è un’altissima qualità: solo 80 quintali di uva, invece dei 160 previsti dal disciplinare del Salice Salentino. Le uve vengono lavorate nella cantina di Guagnano e il vino viene trasferito per gravità giù nelle vecchie vasche della bottaia ipogea, dove riposano 12 mesi in barrique e in botti di rovere francese e americano, in un contesto produttivo noto per la originale compresenza di arte, architettura industriale e vino.

Cantina Moros insieme a Tenute Emèra, situata in provincia di Taranto, e Cantina Sanpaolo in Irpinia, realizzano il suo sogno di produrre vini unici che valorizzano ed esprimono i territori in cui sorgono. 

La prima monografia di “Dove c’è Gusto” dedicata allo chef Donato Episcopo

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By af
af
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
21 Settembre 2016
Visite: 4054
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copertina donatopiattoParte da Cursi il tour nazionale della monografia dedicata allo Chef Donato Episcopo.

La stella riconosciuta della ristorazione salentina in un libro ricco di immagini e ricette di alta cucina. Verrà presentato domenica 25 settembre alle 19 a Cursi, presso Palazzo De Donno, la monografia dedicata dal “Raggio Verde Edizioni” allo chef stellato Donato Episcopo. Eccellenza cursiota che, dopo essersi formato in importanti ristoranti italiani - uno su tutti, “La Pergola” dell’Hotel Cavalieri Hilton di Roma, diretto da Heinz Beck - guida al momento la cucina del Cinque Stelle “La Corte” di Follina nell’Hotel Relais Chateaux Villa Abbazia (Treviso), ristorante che grazie allo chef salentino si è conquistato una Stella Michelin. Un percorso professionale che ha visto il giovane chef salentino affinare sempre più la tecnica di manipolazione dei cibi di scuola orientale e reinventare con originalità e creatività la cucina mediterranea, aggiudicandosi prestigiosi riconoscimenti - dal Concorso internazionale per giovani cuochi del Mediterraneo, nel 2002, dove si è classificato al 3° posto, alla guida dell’ “Espresso” che lo incorona “Giovane Chef Emergente 2005”. “Per me la cucina italiana, come la nostra lingua, è fatta di tanti dialetti. E accanto a questa ricchezza, che rende il nostro modo di cucinare e mangiare unico al mondo, c’è un complesso e non meno difficile processo di interpretazione della tradizione”, spiega lo chef nella sua introduzione al libro, che raccoglie una selezione di ricette tra primi, secondi, antipasti e dessert declinati secondo il credo gourmet dello chef salentino. Molto schivo e poco incline a esibire la propria arte: “Donato non va in televisione (eppure gli hanno proposto programmi importanti), non fa lo chef pensoso o filosofo, non ha mai inteso atteggiarsi a star del firmamento culinario”, scrive infatti nella sua introduzione la giornalista Leda Cesari, che dirige la collana del “Raggio Verde Edizioni” dal titolo “Dove c’è Gusto”. “Donato cucina, e basta: questo è il suo lavoro, condotto egregiamente – oggi – tra i fornelli della “Corte” di Follina. Dove Donato cucina, studia, fa ricerca, ascolta i suoi clienti, prova, inventa, riprova, attinge ispirazione dal suo viaggio personale e professionale e disegna una cucina nuova eppure antica, innovativa eppure saldamente ancorata alle sue radici e alla tradizione del Salento. Fa, insomma, lo chef: davvero. Senza grilli per la testa. Con pazienza, dolcezza e verità. E passione. Tanta”. Promuovendo peraltro la sua terra, cui è profondamente legato: "Meritoria l’opera di Donato”, scrive il sindaco di Cursi, Antonio Melcore, nel suo intervento, “che nel suo viaggio professionale nelle diverse regioni italiane, e con un bagaglio formativo di eccellenza nazionale e internazionale, non perde occasione per raccontare la storia del nostro territorio e dei suoi prodotti, dei gesti che si compiono per trasformare la materia in piatto, ma anche per scoprire le ritualità e le motivazioni simboliche che accompagnano la tradizione gastronomica". Il libro, impreziosito dalle foto di Paolo Picciotto, Chiara Gatta e Carlo De Marchi, è il terzo volume della collana “Dove c'è Gusto”, nata con l'intento di raccontare l'eccellenza gastronomica di Puglia e del Salento illustrando al contempo bellezza e cultura del nostro territorio. Nella monografia è inserita infatti una nota storica sulla cittadina di Cursi curata dallo storiografo Mario Cazzato e arricchita dagli scatti di "Ideal Foto" di Barbara De Donno. La monografia in questione si inserisce insomma nel solco dei precedenti volumi della collana, “Dio, come ti Olio!” e “Il Gusto del Tacco”, rispondendo a una cifra editoriale che contraddistingue tutte le pubblicazioni della casa editrice, che ha scelto di puntare sul legame tra cibo e territorio. Un legame che consente al libro in questione di dialogare con il progetto "Serre delle Arti - Territori di Pietra": la presentazione del libro seguirà infatti l’iniziativa "Visite ai Giardini - Rassegna itinerante di parole musica e canti in cammino nel Parco delle Cave", in programma domenica alle 17.30 a Cursi, curata dal Fondo Verri: appuntamento quindi agli estimatori di Donato Episcopo alle 19 a Palazzo De Donno, dove oltre allo chef salentino interverranno il sindaco Antonio Melcore, la direttrice della collana “Dove c’è Gusto” Leda Cesari e Mauro Marino, direttore artistico delle “Visite ai Giardini di Pietra”. Coordina la giornalista Antonietta Fulvio. Ingresso libero. Scheda tecnica del volume Casa editrice: Il Raggio Verde Collana: “Dove c’è Gusto” diretta da Leda Cesari Pagg.80 in quadricromia Progetto grafico e impaginazione: Antonietta Fulvio Referenze fotografiche: Paolo Picciotto, Chiara Gatta, Carlo De Marchi. Per le immagini di Cursi si ringrazia “Ideal Foto” di Barbara De Donno Testi di: Antonio Melcore, Mario Cazzato, Leda Cesari ISBN 978-88-99679-09-5

Conferenza di Presentazione Anno Laboratoriale Gospel 2016-2017

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By Staff Emanuele Martellotti Official
Staff Emanuele Martellotti Official
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
17 Settembre 2016
Visite: 3061
 
Conferenza di Presentazione e iscizioni Anno Laboratoriale Gospel 2016/2017 ​e Presentazione delle due sedi di Lecce e brindisi

23 Settembre 2016
Start ore 19.30

Presso Aule Conferenze Parrocchia San Massimiliano Kolbe 
Via Pistoia, Lecce 
Vicinanze Stadio - IperMAC

 


 

CHI SIAMO e Cosa Trattiamo

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Cerimonia di premiazione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’

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By Giovanna Ciracì
Giovanna Ciracì
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
15 Settembre 2016
Visite: 2580

Si terrà venerdì 23 settembre 2016, presso il Best Western Plus Leoni di Messapia Hotel, la serata di premiazione del concorso letterario ‘Salento Quante Storie’ indetto dalla casa editrice Edizioni Città Futura di Lecce. La competizione nasce con l’obiettivo di esaltare le bellezze del territorio e della cultura salentini attraverso racconti ambientati in quelle terre che si estendono tra le province di Lecce, Brindisi e Taranto. Ogni partecipante ha il compito di redigere una breve storia, senza limiti nella scelta del genere, con l’unico obbligo di svilupparlo nel Salento con chiari riferimenti alle sue tradizioni e ai suoi paesaggi. Gli elaborati vengono giudicati da una commissione di esperti che individua i dieci migliori racconti i quali verranno poi successivamente pubblicati in un unico volume intitolato proprio ‘Salento Quante storie’. Sono poi i lettori del libro a scegliere il vincitore assoluto tra i dieci autori eletti dalla giuria. Sebbene nata da poco, nell’ultimo periodo l’iniziativa è cresciuta notevolmente sia in termini di adesioni che di qualità degli scritti, segno questo dell’importanza che sta acquistando sempre più nell’ambito culturale. Durante la serata di premiazione verrà resa nota la terna dei tre autori più votati dai lettori tra quelli che sono stati considerati più meritevoli dalla commissione esaminatrice nella terza edizione del concorso. Tra questi poi verrà ufficialmente presentato il vincitore assoluto di ‘Salento Quante Storie 3’. Nella stessa occasione si conosceranno i dieci migliori autori della quarta edizione, i cui racconti andranno a comporre il libro ‘Salento Quante Storie 4’, mentre, nella parte finale della cerimonia, l’editore Maurizio Meo presenterà la quinta edizione del concorso che sta per partire nei prossimi mesi con l’apertura delle iscrizioni. L’evento sarà allietato da momenti musicali a cura di Antonio Cotardo. Un progetto editoriale importante, dedicato non solo a chi ama scrivere, ma anche a chi adora leggere, e che dona la possibilità a coloro che sono dediti alla scrittura di avere un proprio spazio in cui dare sfogo al proprio talento e alla propria creatività. L’evento è organizzato con il patrocinio della Regione Puglia, del Comune e della Provincia di Lecce, del Comune e della Provincia di Taranto e si svolgerà alle ore 18.00 presso il Best Western Plus Leoni di Messapia Hotel sito sulla Strada Provinciale Lecce- Cavallino, 32. L’ingresso è libero. Per maggiori info: Città Futura s.r.l. viale Finlandia 9/11, Lecce www.edizionicittafutura.com

Percorso Enogastronomico a suon di Rock Italiano a Fragagnano.

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By Vincenzo Ludovico
Vincenzo Ludovico
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
13 Settembre 2016
Visite: 3921

Percorso Enogastronomico a suon 

di Rock Italiano a Fragagnano.

Un percorso enogastronomico nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking”

per le vie del paese, all’insegna della buona tavola, del cibo locale e della musica rock

 

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Fragagnano (Ta) - Venerdì 16 Settembre alle ore 21.00, le vie adiacenti alla Piazza Centrale, intitolata a Regina Elena del Comune di Fragagnano, saranno prese d’assalto da concittadini e turisti amanti della buona e sana cucina locale, grazie alla presenza effettiva di un percorso enogastronomico studiato ad hoc, nato dall’ispirazione televisiva dello “Show Cooking”.

Lo show cooking, dall’espressione tipicamente anglosassone, indica principalmente uno show televisivo e non, di vero e proprio intrattenimento culinario, in cui, in modi molto differenti, si parla di cibo, prodotti locali, enogastronomia e mentre si cucina. Lo show cooking, nasce, come  suggerisce il nome, dalle numerose “food tv” del mondo anglosassone, è diventato un fenomeno diffuso e molto apprezzato dagli appassionati e cultori della buona cucina, i cosiddetti “foodies”.

 Da qualche anno a questa parte, il Gambero Rosso ne ha fatto un format televisivo: la gente cena in una sorta di anfiteatro al chiuso o all’aperto, che, al posto delle gradinate ha i tavoli e al posto del palco ha il tavolo da cucina con lo chef, ivi si alternano cuochi  di tutte le tipologie e il conduttore, nonché uno chef. L’evento in questione, nato dalla collaborazione tra l’attuale amministrazione comunale, guidata dal neo Sindaco Dr.Giuseppe Fischetti della Lista Civica denominata “Fragagnano 2 Punto Zero” e l’associazione turistica ProLoco di Fragagnano, guidata dal presidente Antonio Todaro, nasce proprio per valorizzare e mettere in luce la sana cucina bio utilizzando materie prime di ottima qualità a km 0, nonché locali. Da come affermano il neo sindaco il Dr. Giuseppe Fischetti e il Consigliere delegato alle Attività Produttive: « Il turismo enogastronomico è quella forma di turismo volta all'esplorazione delle realtà enogastronomiche di una particolare regione tra cui la splendida Italia. Tra le altre attività, questa tipologia di turismo, presterà particolare attenzione nel far frequentare ristoranti e trattorie che propongono piatti tipici, prodotti locali e vini del territorio, nel visitare cantine e aziende agroalimentari aperte al pubblico». Continuano dicendo: « L'Italia, grazie al proprio variegato e ricco patrimonio enogastronomico, è una delle nazioni in cui questa tipologia di turismo è maggiormente praticata e soprattutto praticabile».  L’attenzione del mondo del turismo per i prodotti agroalimentari di qualità, non è certamente un fenomeno recente, ampiamente percepibile dal proliferare di proposte enogastronomiche sempre più strutturate e complete. È sufficiente pensare agli itinerari tematici sviluppatisi in tutte le regioni italiane negli ultimi anni, ma anche alle numerosissime destinazioni turistiche che cercano di caratterizzarsi mediante la valorizzazione dei loro prodotti agroalimentari. Ma non per questo l’enogastronomia può essere relegata ad un segmento di nicchia, in quanto tra coloro che giungono in una destinazione per altre motivazioni sono numerosissimi quelli che riservano un’attenzione particolare alle produzioni tipiche o alla gastronomia tradizionale. Anche tale circostanza, contribuisce a delineare l’importanza reale e potenziale dei prodotti agroalimentari tipici, che se opportunamente salvaguardati  e valorizzati, concorrono non solo alla costruzione dell’identità di un territorio, ma soprattutto ad attivare sinergie con le altre risorse locali presenti, quali: arte, cultura, storia locale, ambiente e produzioni artigianali. Il legame diventa perciò indissolubile e soprattutto dal punto di vista turistico, rappresenta un punto di forza in quanto i prodotti tipici, gli esercizi della ristorazione, il vino, gli itinerari dei sapori e le aziende agricole, facendo parte dell’immaginario dei turisti, diventano “portavoce” del territorio e della sua marca, veicolandone l’immagine e la notorietà. I territori puntano alla valorizzazione dei prodotti tipici e più in generale dell’enogastronomia, per arricchire di significati i loro prodotti turistici tradizionali e attribuire un valore aggiunto legato soprattutto alle emozioni e all’esperienza del viaggio. I territori che godono di un’immagine legata alla natura e alla genuinità, possono utilizzare strategicamente questi valori profondamente simbolici e tanto ricercati dai turisti. L’enogastronomia può diventare un attrattore anche per l’economia turistica, in particolare quando è contraddistinta da elementi unici e non riproducibili, che “obbligano” a recarsi in quel luogo e solo lì, per gustare prodotti spesso molto di nicchia, a produzione e distribuzione limitata. Grazie alla tradizione culinaria del Paese, ogni regione propone una sua offerta rappresentata da un consistente numero di piatti, da quelli tradizionali a quelli più innovativi, e i principali protagonisti sono i ristoranti, molti dei quali per la qualità della loro cucina e del servizio offerto, vengono citati nelle migliori guide gastronomiche. Lo scopo di queste pubblicazioni è di rappresentare la ristorazione italiana mediante la selezione degli esercizi che si ispirano al concetto di “qualità”. Ma ritornando al singolare evento, che appartiene al ciclo di eventi denominato “Settembre Fragagnanese 2016”, il percorso enogastronomico studiato ad hoc, sarà reso possibile, anche grazie alla collaborazione effettiva di altre realtà locali fragagnanesi, quali: “The Seven” il ristorante – pizzeria ,che fornirà una specialità dal vegetariano tocco, infatti gli addetti ai lavori prepareranno un’insalata di riso vegetariana guarnita con crema di peperoni. Successivamente, il ristorante pizzeria  “The Brazen – Irish Pub”, accompagnerà i determinati piatti realizzati, con un ricco assortimento di birra alla spina.  I gusti più classici, saranno resi felici dalla degustazione di vino nostrano, realizzato dalla produttrice locale Sig.ra Elena Di Maggio dell’Azienda Vinicola Di Maggio”. Invece, per gli stomaci più esigenti, saranno preparate anche le classiche “pucce all’ampa o  pucce cinnute”, realizzate dal secolare panificio locale “Lu Furnu ti Premiu e Rusina”. Il tutto, sarà rigorosamente condito dall’olio nostrano, tratto dalla spremitura delle olive di uliveti secolari, di cui Fragagnano è un degno rappresentante, lavorato dal “Frantoio Oleario Nastasia Soc. Coop. Agricola”. Ad intrattenere lo spettatore, sarà lo Show Cooking condotto da cuochi  d’eccezione, infatti a preparare dei piatti molto interessanti, saranno il neo eletto Consigliere delegato alle Attività Produttive Sig. Antonio Galeone e il Sindaco Dr. Giuseppe Fischetti coadiuvati dal Parroco della Parrocchia “Maria SS. Immacolata” di Fragagnano, Don Santo Guarino,  i quali, prepareranno del “Finger Food” a base di macedonia di verdure accompagnati da gamberi nostrani con crostini di pane realizzati con grano duro autunnale ottenuto da una speciale lavorazione del genetista Senatore Nazareno Cappelli, agli inizi del XX sec. I soci della Pro Loco, accompagneranno tali pietanze, con pettole ripiene, dai svariati gusti, piatto tipico del territorio in periodo natalizio. Il Finger Food è cibo mangiato con le mani, a differenza del cibo mangiato con un coltello e una forchetta, bacchette o altri utensili. In alcune culture il cibo si mangia quasi sempre con le mani, per esempio la cucina etiope è servita avvolgendo vari piatti in “pane injera”. Anche i filippini che hanno spesso pasti frequenti durante il giorno usano le mani per mangiare. In Indonesia gli operai nella pausa pranzo consumano il pasto a base di riso e avvolto in una foglia di banana, con le mani.  L’innovazione di tale evento, è la sinergia tra i due sensi che saranno stimolati alla perfezione: gusto e udito. Infatti, una volt degustati i piatti tipici dell’arte culinaria fragagnanese, lo spettatore potrà assistere in Piazza Regina Elena, al concerto del Gruppo Rock “ I Komandanti”, cover band del Rocker Italiano Vasco Rossi. Il gruppo è formato dal vocalist Gitano Canta, dai chitarristi Steve Crows e Pippo Wizard, dal bassista Razzo Gallo e dal batterista Totò Di Sabato. Sono  musicisti con l’obiettivo di espandere il gruppo, che già gode di ottime credenziali nel sociale, attraverso manifestazioni a scopo umanitario e di raccolta di beneficienza, per aiutare bambini, persone ed animali in difficoltà, come Sclerosi multipla, Metodo Stamina Lega tumori, caduti della mafia e L.A.V. e non ultimo “Save the Children” con cui già collaborano, e tramite il quale hanno già adottato una bambina a distanza del Nepal, sovvenzionando mensilmente a loro spese il suo mantenimento.

Dunque, evento da non perdere, quello di Venerdì 16 Settembre 2016, che avrà luogo presso il Comune di Fragagnano in Piazza Regina Elena dalle ore 21,00. Evento basato sulla stimolazione di gusto e udito, all’insegna della valorizzazione della buona cucina bio con piatti tipici e buona musica rock. I cittadini sono invitati a presenziare.  

                                                   

2 finger food                                                                                    

 

 

Strade comunali e provinciali impercorribili per la pioggia a Castellaneta

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By Franco
Franco
Categoria: Attualità Regionale e Nazionale
13 Settembre 2016
Visite: 1383
Taranto. Continuano i disagi sulle strade rurali, soprattutto dopo la pioggia caduta negli ultimi giorni. La denuncia arriva dalla CIA Agricoltori Italiani della provincia di Taranto: tante sono le strade comunali e provinciali rese impercorribili. La situazione é peggiorata ulteriormente, in particolare nel territorio di Castellaneta e riguarda soprattutto il tratto tra la Masseria Salesiani e l’azienda Ninni in contrada Le Ferre della strada provinciale 13 che collega Castellaneta alla sua marina. Dal 1 settembre quel tratto di strada è completamente chiuso al traffico per la riapertura dei lavori di ammodernamento interrotti in piena estate. Il transito lungo il percorso alternativo, che si snoda sulle strade comunali 74 e 95, risulta assai disagevole e costituisce un vero e proprio percorso ad ostacoli a causa di buche profonde e disconnessione del manto stradale che la pioggia ha amplificato ma anche reso ulteriormente insidioso: le buche sono piene d’acqua e solo chi ne conosce la loro esistenza riesce ad evitarle senza rimanervi all'interno con l'auto in panne. I rischi per l’incolumità di chi vi transita sono notevolmente aumentati, costituendo pericoli per la rottura di pneumatici o pezzi meccanici dei veicoli, con costi esorbitanti a carico degli automobilisti. Ora è il considerevole traffico dei mezzi di trasporto dei prodotti agricoli a farne le spese con il transito massiccio di tir che fanno la spola tra le aziende agricole e i mercati nazionali e internazionali. Se è pur vero che bisogna procedere all’ammodernamento della strada provinciale 13 e garantire lo svolgimento dei lavori in piena sicurezza, è assurdo che, in sede di progettazione dei relativi lavori, la Provincia di Taranto e il Comune di Castellaneta abbiano omesso di approntare e realizzare soluzioni alternative serie, praticabili e sicure. È vergognoso che, per insipienza e incuria di Comune e Provincia, sia stato indicato un percorso alternativo, senza avervi preventivamente effettuato un idoneo e indispensabile adeguamento e messa in sicurezza, a tutela di chi vi transita e a garanzia dell’incolumità degli operatori e delle aziende agricole, coinvolte, loro malgrado, da un flusso veicolare straordinario. Del resto lo stato delle strade comunali e provinciali è il sintomo più evidente del collasso finanziario e amministrativo del Comune di Castellaneta, della Provincia di Taranto e della sciatteria e irresponsabilità di dirigenti e amministratori (né alcuna lezione è stata tratta dalla condanna penale per la tragedia avvenuta anni fa lungo la sp 12): numerose strade risultano impercorribili e i ponti chiusi o transitabili su una sola corsia (zona Gaudella, Montecamplo e strada comunale 65, area discarica) le strade provinciali 21 e 22 a nord di Castellaneta. Va poi ricordato che altre strade provinciali (sp 12 e 14), oggetto di sperpero di ingenti risorse pubbliche, sono impercorribili e chiuse al traffico; senza dimenticare lo spreco di risorse per la rotatoria Masseria Cosentino, lungo la sp 13, dotata di un impianto di illuminazione avveniristico che ha funzionato per pochissimo tempo ed ora è in uno stato di totale degrado ed abbandono (o, per il tratto compreso tra le sp 10 e 11, i soldi persi dal Comune di Castellaneta e dalla Provincia di Taranto, come già evidenziato in altre occasioni, per l’artificioso spezzettamento del progetto che ne ha determinato per gran parte la mancata realizzazione). Del resto, lo stato pessimo delle infrastrutture viarie, specie quelle rurali, contribuisce a impoverire il nostro territorio e costituisce un grave freno alla competitività delle nostre aziende agricole. La CIA Agricoltori Italiani chiede ancora una volta alle amministrazioni comunale di Castellaneta e provinciale di Taranto di approntare, con assoluta urgenza, un piano straordinario per il ripristino di strade e ponti nelle zone rurali nel territorio di Castellaneta, anche avvalendosi di risorse della Protezione Civile, ma facendo molta attenzione all’affidabilità di tecnici e imprese, per evitare che si ripetano situazioni già verificate di inagibilità delle opere oggetto di progettazioni, finanziamenti e lavori dimostratisi inadeguati, se non fonti di spreco e di pericolo.

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