Taranto. Sospendere il Tributo 630 non risolverebbe il problema, anzi rischierebbe di confondere le idee agli agricoltori, inducendoli in errori imprenditoriali che potrebbero anche costare caro, visto il periodo e la grave crisi che da tempo attanaglia il settore primario.
Questa è la tesi dell’area Due Mari di CIA Agricoltori Italiani di Puglia che, invece, auspica nella rottamazione delle cartelle inviate dal Consorzio di Bonifica, qualora in quella specifica porzione di territorio, al pagamento del tributo richiesto non seguissero o non fossero seguite attività manutentive delle infrastrutture di bonifica.
Esigenze concrete che nel mondo agricolo si rincorrono anno dopo anno ed ecco come il famigerato Tributo 630, ovvero il contributo obbligatorio per i proprietari di immobili e terreni situati in aree che beneficiano delle opere di bonifica (come la manutenzione di canali o la difesa idraulica e del suolo), torna sempre di stretta attualità.
La tesi della CIA da sempre è trasparente: i lavori di manutenzione straordinaria delle infrastrutture dopo decenni di totale abbandono non possono gravare solo ed esclusivamente sulle spalle degli agricoltori ma deve essere il bilancio regionale a farsene carico. Invece, per la pulizia ordinaria di un canale prospiciente alla proprietà di ognuno, o si fa carico la stessa azienda o il consorzio di bonifica. Pertanto è regolare che gli agricoltori contribuiscano in maniera giusta.
A tal proposito, sentenze della Corte di Cassazione nel recente passato hanno evidenziato che il Tributo 630 è dovuto solo in sussistenza di un vantaggio diretto e specifico. Una materia complicata, quindi, che la politica regionale ha provato a sbrogliare talvolta cavalcando l’onda del consenso, talvolta provando davvero a tendere la mano agli agricoltori pugliesi. Ma è importante chiarire che la competenza di sospendere o rottamare, come auspica la CIA, gli avvisi di pagamento inviati dal consorzio di bonifica non è in capo alle Regioni, bensì al Ministero dell’Economia e delle Finanze come stabilito dal D.L. del 24/03/2025.
Proprio sulla rottamazione, recentemente è stato espresso un parere favorevole, all'unanimità, della Commissione Politiche agricole nazionali, dei presidenti di Regione impegnati nella Conferenza Stato-Regioni e del ministro all’Agricoltura, alla Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida.
Questa è l'unica strada da percorrere in maniera unitaria. Un’azione congiunta tra politica regionale di centrodestra e di centrosinistra che non rimanderebbe il problema ma lo risolverebbe definitivamente, giovando concretamente, senza strumentalizzazioni, al mondo agricolo pugliese.
Sull’utilità dei Consorzi di Bonifica sul territorio, la CIA non ha dubbi quando si opera in sinergia come accaduto nel recente passato: è il caso, per esempio, dei lavori di pulizia eseguiti nei mesi scorsi e in breve tempo nel canale adduttore che porta l'acqua dalla diga di San Giuliano, in Basilicata, fino a Palagianello per circa 35 km attraversando i territori di Ginosa e Castellaneta. Attività manutentive che non venivano eseguite da qualche decennio, sollecitate senza sosta dalla CIA Agricoltori Italiani Due Mari.
Cia Due Mari, infatti, aveva in più occasioni denunciato lo stato di abbandono dei canali, accogliendo poi di buon grado il gran lavoro di pulizia degli stessi. Lavori portati a termine grazie a un’azione congiunta tra l’assessorato regionale all’Agricoltura, Arif Puglia e il consorzio di bonifica Centro Sud Puglia.
Allo stesso tempo, però, occorre portare a compimento una serie di interventi di ammodernamento infrastrutturale definiti urgenti e non più procrastinabili.
È auspicabile, infine, che con l’utilizzo delle risorse rese disponibili con l’FSC (Fondo Sviluppo e Coesione), vi sarà una vera e propria sterzata per l’ammodernamento delle strutture ormai vetuste e risalenti agli anni ’50. Pensiamo, per esempio, all’intubamento del canale adduttore lungo 35 chilometri.
Lecce, 10 dicembre 2025 – La Pro Loco Lecce APS promuove “Tagli e Ritagli”, un laboratorio creativo dedicato alla realizzazione di decorazioni natalizie in cartoncino e colori, organizzato dall’associazione Rigiochiamo in collaborazione con la casa editrice I libri di Icaro. L’iniziativa rientra nel progetto culturale Accademia Icaro ed è parte del programma Heritage Hub, sostenuto dal Consiglio Regionale della Puglia.
Leggi tutto: “Tagli e Ritagli” – Mini corso di decorazione natalizia per famiglie
Ritorna, presso Teatro Astràgali, a Lecce, sabato 6 e domenica 7 dicembre 2025, il TamTam Tamburreddhu Festival, organizzato da Arra Produzioni Mediterranee con la direzione artistica di Claudio “Cavallo” Giagnotti e il sostegno della stessa compagnia teatrale. Un festival pensato per valorizzare lo strumento principe della tradizione salentina, “lu Tamburreddhu” e che, coinvolgendo diversi artisti nazionali e internazionali, attraverso momenti di festa e dibattito, avvia un confronto sul ruolo, nel passato e nel presente, di uno dei simboli della musica popolare del Sud Italia.
Leggi tutto: Ritorna il Tam Tam Tamburreddhu Festival ad Astràgali Teatro
L’Accademia ICARO, nell’ambito della rassegna Heritage Hub: percorsi culturali e storytelling salentino, promossa da Pro Loco Lecce Aps e sostenuta dal Consiglio Regionale della Puglia, presenta il seminario “La Biblioteca delle Emozioni”, un incontro dedicato all’esplorazione del gesto grafico e della scrittura come strumenti di consapevolezza emotiva.
L’iniziativa è curata da Rosaria Scarcia, grafologa.
L’appuntamento si terrà venerdì 19 dicembre 2025, dalle 17.30 alle 19.30, presso il Desk Pro Loco Lecce APS – Museo “S. Castromediano”, Viale Gallipoli, Lecce.
L’evento è gratuito, con prenotazione obbligatoria (posti limitati) all’indirizzo
Programma del Seminario
La Biblioteca Interiore
– Breve guida immaginativa
– Domanda di ascolto: “Quale emozione riconosco ora?”
Il Gesto della Scrittura
– Introduzione al gesto grafico
– Osservazione guidata del ritmo, dello spazio e della pressione
– Collegamento tra segno grafico e movimento emotivo
Scrittura Terapeutica
– Il concetto di “distanza buona”
– Come la scrittura aiuta a dare respiro alle emozioni
La Bolla delle Emozioni
– Distribuzione di post-it ai partecipanti
– Scrittura anonima dell’emozione presente
– Raccolta nella “bolla”
– Lettura lieve del gesto grafico
Seguirà la chiusura dei lavori.
L’evento è organizzato in collaborazione con I libri di Icaro, Formamedia e Radici Creative Lab di Rosaria Scarcia.
Il cuore di Lecce torna a pulsare di storia, memoria e tradizioni con l’VIII Festival Internazionale della Public History, da oggi 1 dicembre fino al 4 dicembre 2025. Un’edizione speciale che porta come tema conduttore “Lu rusciu della storia. Radici e riti: viaggio nelle tradizioni”, un invito a esplorare la ricchezza del patrimonio culturale e immateriale attraverso riti, celebrazioni, racconti comunitari e identità territoriali.
L’evento è promosso da Pro Loco Lecce – APS nell’ambito dell’Heritage Hub, progetto sostenuto dal Consiglio regionale della Puglia, e nasce dal lavoro pionieristico del CESRAM di Lecce, che ha fondato e organizza il Festival. L’iniziativa è realizzata con il supporto e il patrocinio dell’Associazione Italiana di Public History (AIPH), dell’International Federation for Public History (IFPH), della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Comune, della Provincia e della Prefettura di Lecce.
Un Festival diffuso nel cuore della città
Il Festival si svolgerà presso il prestigioso Ex Convitto Palmieri di Lecce, che ospiterà sessioni di studio, incontri con esperti, ricercatori, studiosi, istituzioni e operatori culturali provenienti da tutta Italia. Un luogo simbolico e aperto, ideale per fare della memoria un patrimonio condiviso e accessibile.
Un viaggio tra storia, riti, saperi e comunità
L’inaugurazione, prevista per il 1° dicembre, sarà impreziosita dal suggestivo corteo storico “Alla corte della regina Maria d’Enghien”, realizzato con la collaborazione del Dott. Antonio Mazzeo e degli studenti dell’IISS Don Tonino Bello. Seguiranno i saluti istituzionali e la cerimonia di consegna delle chiavi del Festival.
Ogni giornata (1–4 dicembre) proporrà sessioni di studi tematiche dedicate a riti, culti, tradizioni popolari, feste patronali, confraternite, memorie sonore, genealogie, archivi storici e percorsi di ricerca legati al patrimonio identitario dei territori. Interverranno docenti universitari, ricercatori, istituti scolastici, associazioni e professionisti del settore culturale.
Eventi collaterali e mostre
Accanto al programma accademico, il Festival offrirà un ricco calendario di appuntamenti aperti al pubblico:
Un grande lavoro di rete
Il Festival coinvolge decine di istituti scolastici, associazioni culturali, enti di ricerca, artigiani e realtà locali che contribuiscono a restituire alla comunità un mosaico culturale vivo, partecipato e capace di valorizzare identità e memorie condivise.
Informazioni utili
Lecce è raggiungibile tramite:
Contatti Festival
Ex Convitto Palmieri – Piazzetta G. Carducci, Lecce
Tel: +39 0832 373576
Referenti:
