Dopo il passaggio alla Festa del Cinema di Roma e l'anteprima tarantina, “Marpiccolo” è finalmente nelle sale italiane è l'accoglienza della critica è sostanzialmente unanime: si parla di un film di forte impatto, caratterizzato da uno sguardo netto sulle distorsioni della realtà sociale, segnato dalla sorprendente interpretazione dell'esordiente Giulio Beranek, che racconta una storia paradigmatica stagliata su uno sfondo segnato dal disagio sociale e dei fumi dell'Ilva. È interessante leggere con attenzione il parere della critica, soprattutto per verificare l'impressione lasciata dalla rappresentazione della nostra Taranto in un pubblico meno coinvolto di quello locale, che appare diviso tra chi riconosce nel film di Alessandro Di Robilant lo sforzo di dare una lettura magari estrema ma anche metaforica della nostra realtà...
Partiamo da un punto fisso. L'imprenditoria del Veneto vota Lega Nord, la Lega Nord giornalmente parla male degli immigrati che rubano il lavoro agli italiani, degli immigrati che in realtà non servono al Nord, delle gloriose e giuste aziende del Nord che mantengono l'economia italiana. Ma si sa che i leghisti fanno il contrario di quello che propinano ai propri elettori, emblematico il caso del sindaco di Prato che delocalizza all'Est ed emblematico risulta il caso della Beton Rapit di Padova, azienda che produce calcestruzzo. L'azienda adducendo motivazioni relative ad un calo degli ordini e di competitività mettte meno di un anno fa in cassa integrazione ben 24 operai. Il lavoro si ferma e la ditta chiude ma pochi mesi dopo magicamente la ditta riapre con lavoratori tutti immigrati (slavi e rumeni)
Cultura, sviluppo, turismo. Nel nome di Terra Jonica. Il presidente della Provincia di Taranto, Gianni Florido, lancia la sfida presentando il marchio comunitario nello stesso giorno in cui, vent’anni prima, a Berlino, le picconate di libertà e democrazia sbriciolavano il muro della divisione. In Terra Ionica, il primo muro da abbattere è quello della litigiosità, vizio antico e sempre attuale che mortifica le aspettative del territorio e fa più forti gli altri. Con Terra Ionica si volta pagina, si spera definitivamente. Ecco perché Florido parla di "un giorno storico per la nostra terra".
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Regione Puglia e banche locali in soccorso dei lavoratori in cassa integrazione straordinaria. Questa mattina giunta regionale e commissione Abi Puglia hanno firmato una convenzione che prevede per i dipendenti residenti, e per i quali le imprese hanno chiesto l’intervento dello Stato, un’anticipazione ‘sociale’ dell’indennità stabilita dalla cassa integrazione da parte degli istituti di credito. Per ogni richiedente è prevista una somma massima di 6.300 euro, 300 in più rispetto a quanto sottoscritto dall’accordo nazionale del 15 aprile scorso tra Abi, Confindustria e sindacati del settore creditizio. L’iniziativa va incontro ai troppi lavoratori in difficoltà, soffocati dalla riduzione della busta paga, per consentirgli di disporre di liquidità in tempi più ristretti. E in Puglia potrebbero potenzialmente usufruirne 50.000 persone.
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L’Assessore al Lavoro, Michele Losappio, incontrerà presso la stabilimento di Modugno i dipendenti AGILE-EUTELIA giovedì 12 alle ore 9.30. Nell’occasione verrà illustrata la nota con cui l’Assessorato allo Sviluppo Economico, lo scorso 6 novembre ha avviato le procedure di revoca del contratto di programma fra Regione e Società. Il contratto, stipulato nel dicembre 2006, prevede un finanziamento della Regione per circa 3 mln di euro finalizzato alla creazione di un centro per l’erogazione di servizi di sicurezza informatica e prevede il suo automatico scioglimento in caso di trasferimento delle azioni ad altra società, di modificazione degli assetti societari, della vanificazione dell’obbligo del mantenimento dei livelli occupazionali a 110 unità.
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